Progetto Niobe: presentazione presso la Sala Consiliare

L’occasione dell’anniversario ha richiamato alla responsabilità di trasmettere alle giovani generazioni la conoscenza e la consapevolezza dei valori della cultura come lascito per la comunità in cui viviamo. Alla proposta hanno aderito le classi 2A-3A -1C-3C-2D-3D-1L-3G guidate dalle prof. Mogetti, Zito, Maida e Lucarano.
L’argomento del progetto ha riguardato il ritrovamento dei resti della villa di Valerio Messalla Corvino con una “natatio” circondata dalle statue di Niobe e dei suoi figli, con il collegamento ad Ovidio come autore delle Metamorfosi a cui le statue si ispirano. Tuttavia lo studio e l’approfondimento si sono orientati anche al contesto in cui il ritrovamento è avvenuto, il Muro dei Francesi, e alle vicende storiche che qui si sono svolte.
Il luogo di per sé straordinario contiene all’interno dell’area, oltre ai resti della villa romana, le vestigia di antichi casali settecenteschi e le rovine di un portale recentemente crollato.
Il ritrovamento delle statue , avvenuto nel 2012,è stato accompagnato da una diffusione mediatica di risonanza mondiale, ma attualmente il sito giace in uno stato di assoluto degrado per l’indifferenza delle autorità.
Alle classi è stato proposto lo studio degli aspetti più rilevanti del sito con l’intento di approfondire l’argomento e produrre dei lavori di ricerca per renderli consapevoli del valore dei beni presenti nel territorio. Una sorta di “adozione virtuale” che ha visto gli alunni della nostra scuola impegnati nel compito di garanti della memoria del loro territorio.
Il giorno 10 maggio presso la Sala Consiliare del Comune di Ciampino, dopo una breve presentazione del progetto da parte di Aurelia Lupi, archeologa dello scavo al Muro dei Francesi, gli alunni delle classi coinvolte, con impegno ed entusiasmo, hanno esposto i loro lavori per promuovere la conoscenza del sito archeologico ciampinese. Hanno dato un quadro complessivo del lavoro svolto, costituendone una valida documentazione, con elaborati, disegni, testi e una rappresentazione che ha dato vita ai personaggi dell’epoca, protagonisti degli eventi storici oggetto della ricerca.
Si spera che da tutto ciò possa scaturire una continuità nella comunicazione con la Soprintendenza ai Beni Culturali del Lazio e le Autorità Comunali tenendo desta l’attenzione sull’auspicato ritorno, in un futuro non troppo lontano, delle statue dei Niobidi nel luogo in cui sono state ritrovate.